sabato 21 gennaio 2012


Il Comitato Tricolore è il nome di movimento politico giovanile di destra fondato da Giorgio Muggiani a Milano nel 1968.

Vi aderirono entusiasti giovani dell'area di destra che non si riconoscevano nella attività politica della Giovane Italia
Prerogativa dell'attività del comitato tricolore fu fare politica attiva nelle scuole superiori milanesi, contrastando nelle assemblee il movimento studentesco ed ottenendo importanti vittorie nelle assemblee studentesche in particolare al liceo Einstein, che per anni verrà considerato un liceo nero a Milano.
Le proposte politiche del comitato tricolore trovarono nelle assemblee studentesche l'assenso della maggioranza, mettendo in scacco il movimento studentesco. 
La situazione del Liceo Einstein, dove il comitato tricolore riuscì a proporre istanze concrete per il miglioramento del rapporto scuola genitori studenti e ad appropriarsi della vita assembleare della scuola, catalizzò le attenzioni dei gruppi della sinistra milanese che si coalizzarono e, con numerosi attacchi al liceo, tentarono di impedire ai tricolorini di parlare e di entrare a scuola, i quali per tre anni resistettero a tutti gli attacchi continuando nella loro azione politica, al gruppo dell'Einstein si aggiunsero altri istituti superiori milanesi dove gli aderenti al comitato tricolore, sostenendo le loro proposte per una scuola migliore e meritocratica ottennero gli stessi successi. 
Il Comitato Tricolore sin dalla fondazione prese le distanze dalla Giovane Italia e dai sanbabilini, ad una sterile attività politica contrappongono concrete proposte per il cambiamento della scuola, dove quotidianamente presentano le loro istanze. 
Per i tricolorini un distinguo anche nell'abbigliamento degli aderenti: contro le barrows ed il loden, che caratterizzavano la "divisa" della destra sanbabilina, i tricolorini indossavano eskimo bianco e clarks. 

Giorgio Muggiani Fondatore del Comitato Tricolore



Nel 1972 il Comitato Tricolore entrò nel Fronte della gioventù ed i dirigenti ne divennero responsabili, ma nel 1975 vista la non risolta divergenza con la dirigenza missina, sul modo di fare politica, il Comitato Tricolore si scisse dal Fronte della gioventù ricostituendosi in "Comitato Tricolore Autonomo" che rilanciò la politica giovanile di destra; non furono più le scuole il fulcro delle attività ma il tessuto cittadino attraverso una forte azione di contrasto nei confronti dello spaccio della droga (furono presidiati i quartieri più a rischio e denunciati gli spacciatori). Furono prese posizioni concrete anche contro la distribuzione gratuita del metadone. 








Nel 1980 passate, la stagione della contestazione e quella degli anni di piombo, il Comitato Tricolore Autonomo non cessò l'attività politica, mantenendo però i contatti che gli interessavano, tralasciando i fanatismi isterici di pochi e le masturbazioni filosofiche di tutti quelli che si erano sempre nascosti    e che finito il "pericolo", pretendevano di 
imporre una politica introspetta e partitica di spartizione. 
Cosa che nel CT è stata sempre considerata incompatibile.